venerdì, gennaio 01, 2010

Poco musical, ma buono

Il 2009 è stato, per forza di cose, un anno molto domestico. L'ultima vera musical-vacanza me la sono concessa lo scorso dicembre, quando il Ghigo ed io abbiamo fatto uno di quei bei tour de force londinesi in cui nell'arco di 5 giorni riesci a vedere 9 spettacoli. Naturalmente, visto che ero al quinto mese di gravidanza, mi sono anche esibita in un breve svenimento in piena Oxford Street, ma che dire: l'avevamo messo in conto.

Tra parentesi, fra i tanti spettacoli visti c'era pure Piaf, interpretato dall'argentina Elena Rogers (quella del revival londinese di Evita insieme a Philip Quast). Temevo che per i miei gusti fosse uno spettacolo un po' troppo tetro, e invece mi è piaciuto un sacco (oh, poi tetro lo era eccome, intendiamoci). E voilà il trailer:



Dicevamo: nel 2009, quindi, niente viaggi e niente musical (e niente dischi o DVD, perché eravamo palesemente in tutt'altre faccende affaccendati), con due eccezioni: Mamma Mia a Milano in marzo (lo UK Tour passava dal Teatro degli Arcimboldi) e Chicago, sempre UK Tour, stavolta al Teatro Rossetti di Trieste in dicembre.

Come dicevo, erano degli UK Tour. C'erano quindi forti aspettative di professionalità, precisione e talento. Aspettative NON deluse! Entrambi gli spettacoli sono stati godibilissimi e di superqualità, con interpreti uno più bravo dell'altro, alcuni già noti, altri piacevoli scoperte. Chicago poi, si sa, fa parte della mia "top-triade del musical" (Cats, Follies, Chicago), e vedere nuovamente quelle belle coreografie, quei movimenti millimetrici, quella macchina da palcoscenico così splendidamente rodata e tuttavia sempre nuova, è stata un'emozione che mi era mancata parecchio. Ci aggiungo pure la chiacchierosissima compagnia (era una vita che volevo concedermi una giornata a tu per tu con Jaime Sommers e ci sono riuscita) e il piacere di conoscere Stefano Curti, direttore del teatro oltre che gran signore (dopo tutte le peste e corna che avevo detto a mari e monti anni fa, a proposito delle lacune organizzative quando la versione concerto di Elisabeth al Castello d Miramare saltò causa temporalone, tutto mi aspettavo meno che mi offrisse da bere).
Cast: stellare, come si conviene a un UK tour. C'era il rodatissimo Gary Wilmot nel ruolo di Billy (l'avevo già visto a Londra anni fa quando aveva preso il posto di Michael Ball in Chitty Chitty Bang Bang) e una sconosciuta-mai-sentita-prima-ma-incredibilmente-brava Twinnie-Lee More nel ruolo di Velma. Come faccia ad essere così sensazionale a 22 anni, praticamente neodiplomata, lo sa solo lei; sono sicura che calcherà i palcoscenici del West End per un pezzo.

Mi sarebbe tanto piaciuto assistere alla versione italiana di Avenue Q, come pure allo spettacolo degli Oblivion, ma ormai temo che sia troppo tardi. Sto invece resistendo, almeno per ora, alla tentazione di andare a vedere la versione italiana di Cats. La domanda in realtà è una sola; posso proprio io non andare a vedere il Cats italiano, per giunta targato Compagnia della Rancia e quindi presumiblmente curato e professionale? Eh. Non lo so. I pareri di amici con i quali spesso condivido gusti e giudizi, insieme alle clip disponibili in rete, fino ad ora mi stanno rendendo molto recalcitrante. Continua a sembrarmi un pigiama party più che un musical (il mio musical!!!) e fatico all'idea di sopportare quei costumi e quelle maschere per due ore e mezza. Ma probabilmente cederò al desiderio di metterlo comunque "a curriculum".

Va bè, due musical in un anno per me sono un insulto, ma la nascita di una bimba, come dire, ha un tantinello di precedenza. Sono comunque contenta al ricordo di questi Mamma Mia e Chicago... ah che soddisfazione, ah che bravi, ah che professionalità... a proposito, l'avrò mica già detto che erano entrambi UK Tour?!?

4 commenti:

jaime sommers ha detto...

Come dire... mi sento "taggata": un "poke" discreto e di classe...
;-) And all that jazz!!!

Francesco Moretti ha detto...

Hai davvero già detto che erano entrambi UK tour? Uhm... mi pareva, sì... Comunque, vai vedere il Cats della Rancia: attendo un tuo autorevole parere!

Swan ha detto...

I malefici "tag" sono solo per i malati di facebook. :-P
Franz, adesso vedo se riesco a trovare i biglietti per quando Cats viene qui a Rimini; un palasport non sarà il massimo della vita per un musical, ma continuo a sentirmi poco motivata e quindi mi accontenterò.
Piuttosto, l'ho già detto che questo Cats NON è uno UK tour? ;-)

jaime sommers ha detto...

Sì, l'hai detto che questo CATS NON è uno UK Tour: ti sei dimenticata di "quotare" lo STILISTA-E-I-SUOI-PIGIAMI-FIRMATI! ;-)