Nuova puntata della serie "le pubblicità imbecilli".
Una tipa invita a pranzo due amiche e un amico. Lui, mentre a tavola fa il brillante cercando di mettere insieme un gioco di prestigio, si macchia la camicia, sicché la padrona di casa gentilmente si offre di lavargliela sul momento, utilizzando una nota marca di detersivo. Lui resta in maglietta, mentre la tipa si avvia verso la lavatrice.
Che fanno le due amiche? Restano tavola con lui? Nooo! Si alzano e seguono la tipa, perché è molto più interessante farsi raccontare vita morte e miracoli di un detersivo, piuttosto che fare educatamente compagnia (almeno una delle due!) a un ospite. Così passano una vita in bagno ad ascoltare 'sta specie di comizio sul detersivo, finché si arriva a uno stacco e la telecamera torna a riprendere il salotto, dove le tre amiche fanno trionfalmente ritorno con la camicia lavata e stirata (ma sono rimaste tutto il tempo a fissare la lavatrice aspettando la fine del lavaggio? e poi giù ferro da stiro e olio di gomito?).
Lui, ovviamente, non ha nemmeno pensato di alzarsi o di dare una mano per lavarsi la SUA camicia; è rimasto bel bello a gozzovigliare, perché si sa, lavare i panni e cucinare è roba da donne, invece starsene spaparanzati a tavola a ingozzarsi di cibo è attività implicitamente connaturata all'essere uomo...
Insomma, sempre per la serie "parità dei sessi gìrati dall'altra parte, che qui c'abbiamo altro da fare che starti a sentire".
2 commenti:
Grazie al cielo guardo così poca tivvì che non ho mai visto questo spot.
Ricordo di evr visto diverso tempo fa un servizio dove si parlava del fatto che grandi ditte intenazionali fanno pubblicità diversificate in base ai paesi. In particolare mostravano di un detersivo per i piatti. Coppietta, lingua tedesca, dopocena lui lava i piatti e ammicca a lei che gli tocca il sedere. Messaggio "il detersivo lava veloce e bene e quindi dopo puoi fare subito sesso".
Gli stessi attori per lo stesso prodotto in Italia cambiarono i ruoli: la donna lavava i piatti e l'uomo poi la portava a letto.
Che dici che significa...?
sigh...
Ciao Ketty! Sì, verissimo, tanti spot sono diversi a seconda dei paesi a cui sono destinati, e noi in Italia spesso e volentieri ci becchiamo i più conservatori dal punto di vista dei ruoli sociali. Io sul mio blog ne parlo in termini a metà fra la risata e la polemica, ma questo tema è anche trattato spesso, in maniera seria e professionale, sul blog "Disambiguando" che trovi tra i miei link. Ad esempio questo post di qualche tempo fa mette una tristezza... per colpa degli spot ovviamente, non del blog!
http://giovannacosenza.wordpress.com/2009/04/29/vita-da-sottilette/
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