Bene bene, e così il 31 dicembre, con il voto ufficiale degli azionisti Disney, si è concluso l'affare del secolo: la Disney ha definitivamente acquisito la Marvel Comics. Ai tempi del primo annuncio, qualche mese fa, ne sono state dette di cotte e di crude, soprattutto dagli apocalittici che temono un'ingerenza della Disney nell'ambito strettamente creativo Marvel, all'insegna del buonismo e del bambinismo. Io non ci credo e mi inserisco così nella schiera degli integrati, che vedono questa partnership semplicemente come speculare di quella tra Warner Bros e DC Comics: un'occasione, proprio per i creativi Marvel, di avere sottomano un megacanale distributivo, quello disneyano, già inserito capillarmente in qualsiasi settore dell'entertainment: giochi, videogiochi, gadget, merchandising, home theatre, cinema, tv, carta stampata...
Al massimo mi preoccupo un po' dell'effetto duopolio che due simili colossi possono generare, ma in fondo, anche tornando al solo settore del fumetto, negli USA già c'era un duopolio (Marvel/DC) che non ha impedito ad altri prodotti di emergere, vuoi perché intrinsecamente validi (Cerebus, Strangers in Paradise, Bone...), vuoi perché capaci di cavalcare mode e tendenze (tanti titoli della Top Cow secondo me rientrano in questo discorso). Quindi, anche da questo punto di vista, sono preoccupata fino a un certo punto.
Ovviamente solo il futuro rivelerà se mi sbaglio o se ho ragione.
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