martedì, ottobre 24, 2006

Un concerto che vorrei tanto vedere

Uno o due giorni fa ho visto in rete che, il prossimo 4 febbraio al London Palladium, si terrà una serata speciale: Follies in Concert.
Follies è un musical di Stephen Sondheim che amo con tutto il cuore. Racconta una storia di ricordi, malinconie, rimpianti, paure, scelte sbagliate, occasioni perdute. La storia dei "what if" di una vita, anzi di quattro vite, anzi di una dozzina. L'ho visto un paio di volte alcuni anni fa ed è stato l'unico musical che finora mi abbia fatto piangere così tante lacrime e così tanto amare. Altro che storie di tragici amori non corrisposti, altro che freaks destinati alla solitudine, altro che giovani vite spezzate... Follies è la storia delle Vite Vere, della Gente Qualsiasi, di tutti noi che cerchiamo disperatamente di dare un senso ai nostri giorni dibattendoci fra le miserie della nostra stessa umanità. E' la storia in cui nulla cambia, in cui i giorni si susseguono uguali ai giorni, in cui l'amarezza si fa concreta e diventa un groppo in gola. Una storia di decisioni mai prese, di timori inconfessati, di paradossi quotidiani (non a caso una delle canzoni più amare, "Who's That Woman", recita un testo pesante e impegnativo su un ritmo allegro e saltellante).
Interpreti di questa serata di gala sono Josephine Barstow, Bonaventura Bottone, Maria Friedman, Adam-Jon Fiorentino, Laura Michelle Kelly, Trevor McDonald, Liliane Montevecchi, Charlotte Page, Michael Praed, Philip Quast, Angela Rippon, Liz Robertson, Imelda Staunton, Summer Strallen, Ian Talbot.
Vedo già cinque o sei nomi che da soli valgono il viaggio e il biglietto (come se già non bastasse l'adorazione per questo show). La sola idea di sentire Maria Friedman cantare "Losing My Mind" mi fa scorrere brividi di piacere lungo la schiena. Risultato? Se a qualcuno dei miei lettori serve un rene, mi chiami... l'asta è aperta!

sabato, ottobre 21, 2006

Francesca Taverni è online!

Pubblicità assolutamente dovuta per il lancio in rete del sito di Francesca Taverni, attrice - ballerina - cantante con i controfiocchi, nonché persona di grande arguzia e simpatia, che annovero con ENORME orgoglio fra le mie amicizie più importanti, sentite e immensamente stimate. Ieri sera il concerto del TreDonneTrio (ovvero Francesca Taverni + Graziana Borciani + Maria Galantino) al Never Comics Pub di Bologna si è trasformato in una grande festa, con una punta di malinconia finale durante la quale interpreti e pubblico hanno cantato tutti insieme "Seasons of Love", canzone-simbolo del bellissimo musical Rent, del quale purtroppo non sarà avviato il secondo tour teatrale italiano per ragioni di varia natura (peraltro anche il relativo film ha avuto una distribuzione praticamente inesistente in questo stupido paese, ma da qui a poco più di un mesetto sarà disponibile in DVD - non perdetelo!).
Rent è uno strano fenomeno che io ho vissuto in minima parte, ma tutto sommato godendomi fino in fondo questa posizione a latere che mi ha permesso di assaporarne lo strano gusto dolceamaro, tenendomi rispettosamente in disparte rispetto a chi invece ci ha investito una carica emozionale ben più intensa. Ma, per una volta, per quei pochi, piccoli minuti, è stato bello esserci dentro fino alla fine, cantando questa "Seasons of Love" e apprezzandone davvero ogni singola parola. Grazie Taverni, per l'ennesimo regalo che mi hai fatto.

mercoledì, ottobre 18, 2006

Non giudicarmi

A volte le coincidenze sono davvero irritanti.
Capitolo primo. Poco tempo fa, un'amica di lunga data mi ha confidato tra le lacrime che il suo fidanzato (di cui lei è strainnamorata) l'ha a lungo tradita. Una situazione pesantissima, che si porta dietro un enorme carico di dolore, delusione, angoscia. Una situazione che mi fa venire la pelle d'oca ogni volta che ci penso. Una situazione davanti a cui tutto ciò che posso fare è offrire solidarietà all'amica in questione, ma null'altro ovviamente mi è concesso. Non riesco neppure a detestare quest'uomo e la sua amante: lui perché lo conosco da un bel po' di tempo e non sono in grado di cambiare istantaneamente opinione su di lui; lei perché, anche se non ho la più pallida idea di chi sia, anzi proprio perché non la conosco minimamente, non merita che io la giudichi, affibbiandole chissà quali insulti, senza avere qualche elemento in più (e quando sono così dannatamente razionale ed equilibrata, mi faccio rabbia da sola).
Comunque, capitolo secondo. L'altro giorno ho trascorso un po' di tempo in compagnia di una ragazza che conosco da non molto, ma con cui sta nascendo una bella amicizia. Ci fa piacere vederci ogni tanto, fare due chiacchiere e approfondire la conoscenza. Ci stiamo lentamente lasciando andare a piccole confidenze, o ad affrontare insieme questioni delicate, anche se andando con i piedi di piombo perchè entrambe abbiamo un solido culto della privacy altrui. Ad ogni modo, stavolta lei sentiva evidentemente la necessità di sfogarsi con qualcuno riguardo a un momento un po' complicato della sua vita sentimentale (e a volte sfogarsi con un'amica non di vecchia data è più facile che con quelli che si conoscono da una vita). Buttando fuori le cose un po' alla volta, mentre io cercavo da un lato di farle comprendere che ero lì pronta ad ascoltarla, dall'altro lato di non essere invadente e non forzarla in alcun modo, lei in sostanza tira fuori che ha dovuto lasciare il ragazzo che vedeva da un po' di tempo e di cui era ancora molto innamorata. Il motivo? Non se la sente di continuare una relazione clandestina. Infatti lui è sposato.
Naturalmente mi è sfuggito un breve sospiro che in sostanza significava "tesoro, mi dispiace da morire... ma come hai fatto a cacciarti in 'sto casino?"
Lei mi guarda come se cercasse da me una sorta di assoluzione, e dice, con un filo di voce: "Non giudicarmi".
Naturalmente non potrei MAI giudicarla. Non riesco a mal giudicare una persona che non conosco e che ha contribuito a far soffrire una mia cara amica, figuriamoci se posso giudicare una nuova amica che sta vivendo una situazione simile, ma dall'altra parte della barricata.
Resta il fatto che essere venuta indirettamente a contatto con due problemi analoghi, ma di segno opposto, mi comunica un fastidioso senso di paradossalità. Vedo la sofferenza da entrambi i lati, e comunque queste due situazioni possano risolversi, non vedo alcuna via d'uscita indolore. Comunque finisca, mi ritrovo con due persone a cui tengo e ciascuna delle due sta passando un inferno, di segno opposto a quello dell'altra. Dannazione.

martedì, ottobre 17, 2006

Art Collection - 4

Da tanti anni seguo la serie a fumetti di Nathan Never, un personaggio a cui sono molto legata per tante ragioni... primi fumettari conosciuti di persona, prima tesina universitaria sui fumetti, e anche uno dei primi cataloghi di mostre da me curati. Questo bellissimo disegno di Roberto De Angelis, che ora fa bella mostra di sé sulla parete del mio studio, è appunto la copertina di quel catalogo. Adoro questo Nathan con le occhiaie e lo sguardo a metà fra il malinconico e il minaccioso... mi muove qualcosa dentro e ancora non riesco a capire bene cosa. Sarà il ciuffo di capelli sulla fronte... sarà il fatto che Nathan è un personaggio che vive di rimpianti e nostalgie, temi a me molto cari... insomma è un disegno che amo molto.

lunedì, ottobre 16, 2006

Da incorniciare

Ho trovato questa cosa meravigliosa in giro per la rete, insieme al file audio della sua versione originale parlata. Risale al periodo della campagna elettorale, per l'esattezza al marzo 2006, ed è la risposta che Prodi ha dato, durante il convegno di Confindustria, a un imprenditore che chiedeva lumi sulle politiche energetiche dell'allora eventuale (oggi, disgraziatamente, effettivo) governo di centro-sinistra. Sarebbe da incorniciare.
"La politica energetica nostra, mia, a breve e a lungo, a breve qui c'è poco da fare siamo con l'acqua alla gola, bisogna diversificare gli approvvigionamenti che abbiamo adesso alla svelta, alla sveltina, quindi altri tubi gas, gas...ah..., liquefatto da da mettere, gas liquefatto...oh...eh...che noi dobbiamo trasformare in gas e quindi io ho detto alle regioni interessate e che decidano loro dove, discorso che ho fatto alla Regione Puglia dove il blocco del gassificatore di Brindisi era in comune accordo fra una provincia ed un comune di diverso colore, quindi non c'era, c'era proprio la logica non voglio la roba nel mio cortile, dico benissimo, la regione Puglia se andiamo a gua... il gassificatore lo fa, poi se lo volete fare a Brindisi o a Taranto o dove vi pare, questo lo decidete voi, ma un gassificatore lo dovete fare, cioè il dialogo con le regioni e con gli enti locali ci deve essere, perché se no non si fa nessuna opera pubblica in un paese, ma poi arriva il momento della decisione da parte del governo e bisogna decidere. Allora subito il problema di non andare sotto con l'influsso di nuova energia, secondo, discorso di lungo periodo, continuare la trasformazione ammodernizzazione di centrali, si guadagna in costi enormemente, come voi sapete, è un processo già in corso lo dobbiamo portare a termine. Un legge d'incentivazione del risparmio e d'energia, io ho fatto quella delle ristrutturazioni delle abitazioni che il governo attuale ha mantenuto, perchè ha avuto un enorme successo e la dobbiamo fare per il risparmio... eh... per il riscaldamento, illuminazione e motori elettrici in modo da aver un'incentivazione al risparmio, poi, energie alternative, per quello che possono valere, io non ho posto nel solare dei grandi livelli, ma di arrivare a livello, entro legislatura, a livello della Germania, mi sembra qualcosa di serio di utile e che tralaltro da un bell'aiuto anche alla manodopera. Sul vento l'Italia può fare poco... eh... quel poco che si può fare lo si faremo, lo lo faremo, ma è... eh... eh... geograficamente abbastanza inadatta e poi la trasformazione delle centrali a carbone già decise portarle avanti con la mior pericologia con la raffinatezza con cui l'Enel si è impegnata e, quindi, sorvegliare questo tipo di attività. Sul nucleare... eh... io faccio quello che ho ho, la politica che ho seguito dell'Unione europea, ogni anno io ho fatto un controllo sullo stato della tecnologia se cevano l'evoluzione tecnologica o meno da poter riassicurare sulla sicurezza e sulle scorie, mi è sempre dato una risposta lungo nel tempo, allora la decisione dell'Unione è riprendere la ricerca sul nucleare, ma non decidere alcuna centrale nucleare adesso. Questa è la struttura. (continuazione della domanda da parte dell'imprenditore sull'impegno da parte dell'Unione di ridurre del 20% i costi energetici) Si si perché con le misure che ho detto e con l'effecintizzazione si arriva a queste 20 per cento in cinque anni è una roba realistica, è una roba realistica."

domenica, ottobre 15, 2006

Art Collection - 3

A questa tavola sono molto affezionata perché il suo autore me l'ha regalata con enorme generosiità, nonostante gli sia indubbiamente costata ore e ore di lavoro, tanto è piena di dettagli. È tratta da un volume di qualche anno fa che si intitola Superanarchico (tutto un programma): testi e disegni di Maurizio Manfredi, un pazzo visionario il cui stile omaggia vistosamente e volutamente quello di Andrea Pazienza. Maurizio ha la mano di un artista e il cuore di un bambino: una combinazione che ha tirato fuori opere assolutamente impossibili da inquadrare nei generi tradizionali.

sabato, ottobre 14, 2006

Scialacquona

Oggi ho fatto acquisti, il che NON si riferisce allo shopping tradizionale (vestiti, ecc). Quando dico che faccio acquisti, intendo cose ben più interessanti: libri, fumetti, DVD e affini. Nel caso specifico di oggi, fumetti a volontà, lasciandomi tentare da tante cose che ho intercettato alla fiera del fumetto di Bologna. Mi è bastato fermarmi in un paio di stand per mettere gli occhi su una quantità di roba bella e per decidere che mi meritavo un po' di sfrenato consumismo. Risultato, sono tornata a casa con:
- terzo e ultimo volume di Emma Frost, la miniserie che racconta il passato dell'omonimo personaggio;
- secondo volume di Alvar Major edito da Andamar, un'edizione finalmente degna di questo capolavoro di Carlos Trillo ed Enrique Breccia;
- primo volume di Capitan Kentucky, un'opera di Don Rosa che non conosco, ma il nome dell'autore basta già;
- quarto volume di The Authority, LA serie di supereroi dei nostri giorni;
- raccolta in volume di Martha Washington salva il mondo (di FrankMiller e Dave Gibbons), che attendevo da secoli di acquistare;
- raccolta in volume di Rising Stars, prima parte (chi se ne frega se ho già tutta la saga in albetti, questa bella ristampa ci voleva proprio);
- volume dell'Uomo Ragno intitolato Finché le stelle non si spegneranno, perché i testi sono di J. Michael Straczinski che mi piace tanto;
- primo numero di Galaxies, realizzato dalle ragazze dell'EdenStudio di cui ho già parlato su questo blog un paio di giorni fa.
Ma non è finita... i due gioielli fra i gioielli sono un volume con la raccolta di tutte, dico TUTTE, le copertine di Sandman disegnate da Dave McKean, e infine un librone formato gigantesco, con una copertina che non cercherò nemmeno di descrivere da quanto è complicata (domani vedrò di postare una foto), tutto dedicato agli X-Men. I contenuti, a detta dell'amico che me lo ha venduto, non sono niente di straordinario: ma a vederlo è un tale gioiello di cartotecnica che non ho resistito, è stato amore a prima vista.
Insomma: come buttare alle ortiche un totale di oltre duecento euro, ma senza rimpianti.

venerdì, ottobre 13, 2006

Avorio

Avevo dimenticato quanto fossero belle le poesie di Mario Luzi, forse l'unico poeta contemporaneo che sia mai riuscito a ipnotizzarmi coi suoi versi. Pagherei qualunque cosa per essere in grado di scrivere cose come questa (che è tratta dalla raccolta Avvento notturno).

Avorio

Parla il cipresso equinoziale, oscuro
e montuoso esulta il capriolo,
dentro le fonti rosse le criniere
dai baci adagio lavan le cavalle.
Giù da foreste vaporose immensi
alle eccelse città battono i fiumi
lungamente, si muovono in un sogno
affettuose vele verso Olimpia.
Correranno le intense vie d'Oriente
ventilate fanciulle e dai mercati
salmastri guarderanno ilari il mondo.
Ma dove attingerò io la mia vita
ora che il tremebondo amore è morto?
Violavano le rose l'orizzonte,
esitanti città stavano in cielo
asperse di giardini tormentosi,
la sua voce nell'aria era una roccia
deserta e incolmabile di fiori.

giovedì, ottobre 12, 2006

Art Collection - 2

Qualche tempo fa, stavo chattando via MSN bella pacifica con un'amica disegnatrice, Manuela Soriani, che mi mostrava le anteprime di alcuni suoi lavori. A un certo punto mi dice, così come niente fosse: "Ho fatto anche una cartolina promozionale per Jonathan Steele, vuoi vederla? È il personaggio di Myriam, versione Regina Delle Fate".
Io, tranquilla: "Ma sì, fammi vedere!"
E lei mi manda 'sta meraviglia, davanti alla quale sgrano gli occhi perché credo che, fra i lavori di Manuela, sia davvero uno dei meglio riusciti. Ma la cosa più bella? Poco tempo dopo ci incontriamo in occasione di Riminicomix e lei che fa...? Mi regala L'ORIGINALE!!!
La balda giovine è ai suoi inizi di carriera ed è membro dell'EdenStudio, un trio di (appunto) balde giovini la cui professionalità inizia (giustamente) ad essere riconosciuta. Prossimamente su questi schermi, posterò qualcos'altro di loro.

Wicked - London highlights

Adesso uno dice: questa ha imparato a inserire i video nel blog e chi la ferma più. No. Va bene, sono due consecutivi, ma hanno entrambi buone ragioni per esserci. Il primo (il trailer di 300) perché attendo con ansia questo film, adoro l'autore della graphic novel che lo ha ispirato, e ho letto la suddetta graphic novel almeno cento volte. Il secondo, qui sotto, perché a Natale io me ne volo a Londra, ci resto una settimana e mi vado a vedere per DUE volte questa meraviglia di musical, Wicked. E poi uno non deve gasarsi!

300 - il trailer

Finalmente...!

Art Collection - 1


Siccome un blog, sotto sotto (ma nemmeno tanto sotto) ha sempre intenti narcisisti e autocelebrativi, oggi inauguro una autocelebrazione nuova: i disegni che ho acquistato, o mi sono stati regalati, o su cui ho messo le mani per vie traverse. Sono quasi tutti firmati da disegnatori di fumetti che apprezzo molto, e costituiscono una piccola ma (per me) significativa collezione.
Questo che inserisco per primo è poco più di uno schizzo, ma ci sono molto affezionata. Lo ha fatto Elena de' Grimani (una fumettista che da qualche tempo si è ritirata dall'ambiente, cosa che mi dispiace molto), ritraendo la sottoscritta che, presso una convention di fumetti, si becca l'ennesima megatirata da parte dell'esordiente di turno il quale si sbrodola di chiacchiere sul suo fumetto autoprodotto, sul suo valore artistico, sull'impegno sociale in esso profuso, sul valore dello stile underground, ecc ecc. In tre schizzi di penna Bic, Elena ha magistralmente colto il mio umore in quei momenti...

mercoledì, ottobre 11, 2006

Ma tu da che parte stai...?

Abbiamo un nuovo governo da pochi mesi, ed è ovvio che in giro si parli parecchio di politica: al bar, con gli amici, sul lavoro. Io per ora, tanto per capirci, da questo nuovo governo mi sono vista arrivare solamente: un casino con tassisti e farmacisti, un indulto generale che ha messo in giro uno sbarello di avanzi di galera, una dichiarazione sul Papa e sulle guardie svizzere che solo uno come Prodi poteva tirar fuori, una legge che con la scusa di colpire l'evasione fiscale va a ficcare il naso in ogni minima idiozia dei conti correnti di tutti gli italiani (con annesso un simpatico calcio in culo alla privacy) pretendendo che da qui a poco tempo anche se devo dare cento euro all'oculista io debba usare un assegno o un bonifico (A'MBECILLI!!!!!!! Le operazioni bancarie COSTANO!!!!), e infine una finanziaria stracolma di nuove tasse che bussano alla mia porta. No, dico, sono proprio felice. Almeno in politica estera qualche barlume di efficienza l'hanno avuto, diamogliene atto.

Comuuunque... a parte tutto ciò, questa piccola perla di conversazione arriva dritta dall'ufficio di mio marito.
Mentre lui è come sempre a capo chino sull'ennesimo progetto che sta curando, un suo collega gli si avvicina per fare due chiacchiere e gli chiede: "Ma, senti... politicamente, tu da che parte stai?"
Mio marito: "Perché?"
L'altro: "Così, per curiosità... di alcuni, qui, so come la pensano, invece di te e di alcuni altri non lo so..."
Mio marito: "Ma quelli di cui sai, chi sono?"
Il suo collega fa qualche nome: questo, quell'altro, quell'altro ancora...
Mio marito: "E loro da che parte stanno?"
L'altro: "Tutti di sinistra".
Mio marito: "E come mai di loro sai che sono di sinistra?"
L'altro: "Così, perché capita di parlarne... due chiacchiere mentre si lavora, oppure mentre si prende un caffè a metà mattina..."
Mio marito, con sorriso serafico: "Ecco".

Chi non l'ha capita, faccia un sforzo di immaginazione...

Dylan Dog Grande Ristampa


Che le storie scritte da Tiziano Sclavi siano le migliori mai pubblicate su Dylan Dog, non è un mistero. Che Tiziano Sclavi abbia scritto storie di Dylan Dog solo per un certo periodo, nemmeno. Senza nulla voler togliere agli altri sceneggiatori, alcuni dei quali hanno scritto cose meravigliose, sarebbe un delitto - per chi non abbia già letto i primi episodi di Dylan - non acquistare questa nuova ristampa che presenta tre storie alla volta. Sono belle. Sono dei pugni alla bocca dello stomaco. Sono memorabili. Sono disegnate da gente con gli zebedei quadrati. Insomma, gente, poche storie: correre in edicola. Comprare. Leggere.

Ma sì, andiamocele a cercare

Ho appena fatto un'assurdità e, non contenta, sono pure qui a pubblicizzarla. Ho aperto un nuovo blog che intendo usare per... udite udite... pubblicare alcune cose che ho scritto da quindici (credo) anni fa a questa parte: racconti, articoli, saggi di semiotica o altre materie studiate all'università... insomma una carriolata di roba che altrimenti sarebbe rimasta ad ammuffire in eterno nel mio hard disk o nei miei CD di archivio.
Egocentrismo e narcisismo a parte, c'è qualche motivo per tutto ciò?
Non so. Forse un micron di ritrovata fiducia nelle mie doti analitiche e narrative, fiducia dovuta a un prossimo evento professionale che mi riguarda (sorry, non voglio fare la misteriosa, ma è più corretto non fare annunci fino a che altre persone non avranno provveduto).
Comunque sia, il blog si intitola Albero e Foglia e si trova qui:
http://albero-e-foglia.blogspot.com/
Ho iniziato pubblicando dei vecchi racconti, che risalgono a dieci anni fa se non di più. Nonostante ora per la maggior parte mi facciano spavento, ho il coraggio di pubblicarli perché a suo tempo ricevettero un commento critico globalmente positivo da un'amica che lavora in ambito editoriale a livelli parecchio alti e del cui giudizio professionale mi fido ciecamente. Quindi, perché no. I racconti sono sette, per ora ho messo sul blog il primo: nei prossimi giorni procederò con i successivi. E poi altra roba varia. Se anche una sola persona sulla faccia del pianeta troverà modo di passare dieci minuti leggendo la mia roba senza annoiarsi, ne sarà valsa la pena.
Che diamine... su cinque miliardi di esseri umani al mondo, ESISTERA' PURE, quella persona!!!

martedì, ottobre 10, 2006

Due, ma buoni

Una serie di microeventi di vita quotidiana mi hanno recentemente condotta a ricordare con una certa intensità i due complimenti più belli che io abbia mai ricevuto in vita mia.
Entrambi mi sono stati riportati, ovvero sono stati pronunciati in mia assenza: cosa che li rende automaticamente più veri e pertanto più lusinghieri. E in entrambi casi la relatrice è mia sorella, il che li rende veritieri e affidabili.

Il primo. Anni fa, dopo avermi incontrata in spiaggia insieme ad alcuni miei amici, e dopo che sia io che i suddetti amici siamo andati via, mio cognato dice a mia sorella: "Oh, ma certo che gli amici di tua sorella sono uno meglio dell'altro".
Ebbene sì: so scegliermi gli amici. Per carità, qualche cantonata l'avrò pure presa, ma in linea di principio ho questo talento. Il che non vuol dire che io vada sempre a beccare le persone migliori sulla faccia della terra: ma di certo vado a beccare quelle che sembrano fatte apposta per donarmi qualcosa, e per lasciarsi donare qualcosa da me. E devo dire che ci sono poche cose che mi diano altrettanta soddisfazione. Sono fiera di me e di loro. Una conversazione con uno/una di loro, un pranzo veloce in compagnia, uno scambio di mail, una chiacchierata via MSN, una riunione di lavoro, un incontro fugace per strada, una serata a mangiare una pizza... anche le cose più scontate mi lasciano un dolcissimo sapore in bocca e una sensazione che si può riassumere in "sono orgogliosa che tu sia mio/a amico/a, non so cosa ho fatto di buono nella vita per meritare il tuo affetto, ma ti ringrazio per tutto quello che mi dai e che mi permetti di darti".

Il secondo. Qualche anno fa, in un periodo nel quale stavo passando una serie di grane col lavoro, in particolare sembrava che stessi per perdere il mio lavoro più importante, l'amica che su questo blog in passato ho rinominato Sandy, chiacchierando sempre con mia sorella e parlando appunto di me e di questa situazione, se ne esce con: "Mi dispiace che stia passando un momento difficile, ma comunque non mi preoccupo più di tanto; tanto lei cade sempre in piedi".
Bè, per una narcisista / egocentrica come me, ci sono poche affermazioni che mi fanno andare così tanto in brodo di giuggiole e al tempo stesso mi terrorizzano. Mi fa sentire molto fiera il fatto di sentirmi stimata da una persona che a mia volta stimo immensamente: mi dico "cavoli, lei... non una persona qualsiasi, dico LEI... pensa questo di me?!?" Mi viene la pelle d'oca. Poi, però, rifletto sulle conseguenze di una tale affermazione, e cioè sul desiderio di esserne all'altezza. Ci riesco? Non ci riesco? Davvero cado sempre in piedi? Mah... temo di no! Eppure, se ciò nonostante mi è stata riconosciuta una tale abilità, beh, continuo a sentirmene onorata. E nei momenti in cui sento un po' di terreno franarmi sotto i piedi, tornare con la memoria a questo genere di sensazione, aiuta. Ma aiuta davvero tanto.