mercoledì, luglio 29, 2009

Domanda da un milione di dollari

Ma secondo voi, Myspace serve ancora a qualcosa?
Altrimenti detto: vale la pena che io investa una bella parte del mio tempo per sistemare la mia pagina Myspace (ferma da una vita) e quella del festival per cui lavoro (idem)?
O tanto vale fare piazza pulita di Myspace e riversare tutto su Facebook?
Domande, sempre domande...

Folgorante

Sulle prime avevo pensato "commovente", ma poi, dovendo scegliere un solo aggettivo da usare come titolo di questo post, ho pensato che "folgorante" andasse meglio. E' così che mi viene da descrivere questo libro a fumetti, Rughe, scritto dallo spagnolo Paco Roca che già avevo apprezzato con la sua prima opera pubblicata in Italia, Il faro.

Rughe è uscito quasi da un anno, ma io ero in altre faccende affaccendata e ho potuto recuperare solo ora, approfittando della generosità di un'amica che me ne ha data una copia in omaggio. Basta leggere le prime due pagine, anzi no, la prima pagina e metà della seconda, per capire che questo autore ha deciso di affrontare un tema a dir poco straziante (la terza età alle prese con il morbo di Alzheimer) in modo leggero e delicato, e ha trovato il modo di farlo utilizzando fino in fondo gli strumenti che il medium Fumetto gli offre, con grande perizia.
In effetti, trovo difficile immaginare che la stessa storia possa essere raccontata con la medesima efficacia attraverso un altro mezzo. Forse, ma proprio forse, se ne potrebbe fare un film (ammesso di avere a disposizione un regista con gli zebedei quadrati) o, meglio ancora, un film di animazione che riprenda certe finezze del libro unendo ad esse le proprie peculiarità (ci vedrei bene un regista come Simone Massi, tanto per dire).

Se qualcuno fosse rimasto incuriosito da queste righe e volesse leggere il volume, può trovarlo nelle fumetterie, oppure nelle librerie che hanno un reparto fumetti sufficientemente fornito, oppure ordinandolo direttamente dal suo editore Tunuè. Ne vale la pena fino all'ultimo centesimo.

martedì, luglio 28, 2009

Riguardo al blog-sciopero dello scorso 14 luglio...

...avevo scritto che avrei fatto alcune precisazioni e poi me ne sono dimenticata. Niente di trascendentale, comunque spiego subito: secondo me il cosiddetto "decreto Alfano" sull'informazione online è una cretinata, scaturita dalle menti di persone magari pure benintenzionate, ma che non si intendono a sufficienza della rete da riuscire a fare delle leggi ad hoc (non che questo sia un peccato capitale, intendiamoci: che la giurisprudenza riesca a star dietro all'evoluzione della tecnologia mi sembra un'utopia).

Detto questo, sono d'accordissimo da un lato con Filippo Facci quando scrive "i proprietari di blog e di siti internet per il prossimo 14 luglio hanno indetto uno sciopero: in pratica significa che non aggiorneranno i loro blog con ciò ritenendo - mi scuseranno ancora - che gliene freghi qualcosa a qualcuno". E' vero, non gliene frega niente a nessuno. Ma a volte le cose si fanno anche perché ce ne frega qualcosa solo a noi stessi.
[Inciso per chi parte col pregiudizio nella testa: Facci scrive sul Giornale, ma è un libero pensatore e infatti a suo tempo ne ha dette di tutti i colori, ad esempio, sulla proposta di testamento biologico del centrodestra.]

Dall'altro lato, mi trova d'accordo anche Paolo Attivissimo quando scrive che "il silenzio e l'adunata in piazza sono la negazione della cultura della Rete" e soprattutto che "Il contrasto alla stupidità non si fa adottando le regole degli stupidi. Si fa diventando più intelligenti, più svelti, più preparati. Si fa sfruttando le debolezze dell'avversario".

Eppure ho fatto "sciopero" lo stesso, quantomeno per far sapere agli amici che secondo me quel decreto è una cretinata. :-)

lunedì, luglio 27, 2009

Lavorucci sparsi

Ultimamente non ho quasi mai preso nota di alcuni titoli su cui mi sono trovata a lavoricchiare... èccheli qua, tanto per.

Michiko e Hatchin


Hello Kitty


Code Geass


Gurren Lagann

Fregata in pieno

Ieri sera il Ghigo, la Cucciolina ed io abbiamo fatto un giro nel tendone di Rimincomix e siamo andati a caccia di DVD. C'era uno stand che li vendeva a prezzi davvero ridicoli e quindi ne abbiamo presi una decina. Fra questi, ero convinta di essermi portata a casa le Special Editions della Bella Addormentata e della Sirenetta (entrambi Disney)... senonché, tornata a casa, mi sono resa conto che avevo ragione solo in uno dei due casi. La Bella Addormentata, tutto okay; ma quello che io avevo scambiato per il DVD della Sirenetta, in realtà è il prequel, intitolato La Sirenetta. Quando tutto ebbe inizio. Naturalmente grafica, loghi e packaging sono fatti apposta per trarre in inganno e la sottoscritta ci è cascata in pieno. Verrebbe da dire che "Non ci si può fidare nemmeno della Disney", ma temo proprio che non sia una grande scoperta.

venerdì, luglio 17, 2009

I finti hackers di Facebook

Giusto per ricordare a tutti che, prima di passare in giro qualunque fesseria vi arriva per email, soprattutto le minacce di virus in grado di fare cose talmente mirabolanti che nemmeno il padreterno, vale la pena informarsi:
http://attivissimo.blogspot.com/2009/07/ilenia-visca-non-e-un-hacker-e-una.html

martedì, luglio 14, 2009

Oggi sciopero


Oggi: adesione all'appello di Diritto Alla Rete contro il DDl Alfano.
Domani: commenti, precisazioni e distinguo.

domenica, luglio 12, 2009

Telefonata lampo

«Pronto? Ciao mamma, sono io... volevo dirti, lo so che a quest'ora dovevamo già essere da te con la bambina, ma lei oggi ha un po' scombinato gli orari e quindi non ha ancora mangiato... le do da mangiare proprio adesso e poi veniamo subito da te, va bene?»

«Sì sì, certo, tanto io sono qui.»

«Stavo anche pensando... siccome dopo avremmo anche un altro mezzo impegno e stiamo accumulando un po' di ritardo, non è che avresti da darci un tozzo di pane per cena, così non dobbiamo ripassare a casa? Proprio una cosa al volo, tipo due fette di prosciutto, roba del genere, qualcosa da stare leggeri...»

«E però, anche tu che impiastro che sei, a fartelo venire in mente così tardi!!! A questo punto tutto quello che posso offrirvi sono i cappelletti fatti in casa col brodo di cappone, il bollito di carne con la mostarda mantovana, i fichi dei miei alberi e un po' di gelato!!!»

sabato, luglio 11, 2009

Senso pratico

Per certe cose gli inglesi non li batte nessuno. Ecco a voi, da ChicagoBlog (recentemente aggiunto fra i miei link della colonna di destra), un estratto dal un articolo di Oscar Giannino a proposito di una iniziativa della FSA inglese, riguardante la trasparenza delle banche nei confronti degli investitori:

"Stanca della sostanziale indifferenza degli intermediari finanziari britannici - nel modello UK ricadono tutti sotto la sua supervisione - l’Autorità ha preso una decisione radicale. Tutti gli intermediari che ricevano più di 500 richieste e proteste entro ogni semestre dovranno non solo girarle per esteso alla FSA, ma questa organizzerà cinque diversi files pubblici in cui istituto per istituto si renderà noto quanti sono i complaints sul totale della clientela, quali sono i tempi di risoluzione, quanti quelli che sfociano in contenzioso giudiziario, e via proseguendo. Il tutto, naturalmente - ha aggiunto il capo della retail division della FSA Dan Waters, con un sorriso a 24 denti - a carico degli stessi soggetti regolati, visto che sarebbe improprio che l’Autorità spendesse più denaro del contribuente per l’inefficienza degli intermediari…. Un bell’esempio da seguire, direi."

giovedì, luglio 09, 2009

Perplessità giornalistiche

Il New York Times di oggi pubblica un breve articolo sul primo giorno dei lavori del G8, raccontando cosa hanno fatto i vcari capi di stato. Fra le altre cose, c'è questo capoverso:
«Mr. Obama also shook his head in a modest gesture of disbelief in front of the collapsed facade of the main city government office.»
Siamo a questo punto? Bisogna prendere nota se Obama scuote leggermente la testa per esprimere sconcerto davanti alle rovine di un terremoto?

E poi dovrei preoccuparmi di quello che scrive la stampa estera (il Guardian, naturalmente, fa il possibile per insistere con la tesi delle sherpa calls e delle fonti anonime secondo cui il G8 italiano è stato organizzato da cani, ma non aggiunge nuovi elementi) . Chiunque può pensare quello che vuole del governo italiano, ma se vogliono sputtanare un paese intero, quantomento dovrebbero dimostrare di saper fare del giornalismo di altissimo livello, mentre qui mi pare che sia le pagine di cronaca, sia quelle di analisi politica, siano tutto sommato nella media.

I giornalisti e i commentatori di Sky TG24 che ieri si sono occupati della diretta da L'Aquila fornivano contenuti molto più interessanti, elaborati e soprattutto equilibrati, nel mettere in luce gli aspetti sia positivi che negativi, sia tranquilli che controversi, dei vari elementi sul piatto (organizzazione logistica, agenda dei lavori, punti salienti dei discorsi ufficiali, ecc). Altro che New York Times! E per inciso, anche Repubblica e il Giornale potrebbero prendere esempio, altrimenti l'informazione data ai lettori sarà sempre a senso unico (ovviamente con sensi unici opposti fra di loro), senza mai fornire le basi per un'elaborazione critica e autonoma, che impedisca di idolatrare o demonizzare le persone.

mercoledì, luglio 08, 2009

Ma che bella questa "With one look"!

Strumentale, solo pianoforte, suonata a orecchio e senza spartito. L'inizio in particolare, è struggente.



Poi, vabbè, fa sempre bene ricordarsela anche cantata da una che ci sa fare. ;-)

lunedì, luglio 06, 2009

Cervelli di gallina

Secondo post di fila caratterizzato da una certa vis polemica... sorry. Spero nei prossimi giorni di trovare qualcosa di più simpatico da scrivere.

Cervelli di gallina, primo esempio.
Qualche giorno fa, mentre il Ghigo ed io passeggiavamo per il parco con la nostra frugoletta nella carrozzina, abbiamo assistito alla seguente discussione inferocita e urlata.
LUI: «Per una volta che riesco a liberarmi e a passare mezza giornata con te e le bambine, devi proprio rovinare tutto? Possibile che non ti vada mai bene niente?!?»
LEI: «Guarda che io sono settimane che mi do da fare per organizzare l'estate per le bambine!»
LUI: «Allora sai cosa ti dico, secondo me la tua organizzazione dell'estate delle bambine fa schifo!»
E via dicendo.
Il tutto a mezzo metro dalle suddette bambine, che avranno avuto dai quattro ai sei anni. Possibile che due genitori la cui relazione è evidentemente fallita non siano capaci di trattenersi dallo sparare queste scenate davanti alle figlie piccole?!? Ma quando hanno distribuito il cervello, questi due imbecilli erano assenti e si sono messi in fila per la distribuzione di segatura?!?!?
Proponimento che è apparso come un flash, contemporaneamente nella mente mia e del Ghigo: dovessimo mai avere problemi coniugali anche grossi, mai litigare in quel modo davanti alla nostra piccola, ma proprio mai.

Cervelli di gallina, secondo esempio.
Telegiornale RAI. Nell'ambito di un servizio sull'ennesimo montepremi miloinario del Superenalotto, la giornalista fa qualche domanda di rito a gente qualsiasi, fra cui "Cosa farebbe se vincesse 83 milioni di euro?"
Primo tizio: «Smetterei subito di lavorare!»
Secondo tizio: «Ah, se avessi tutti quei soldi... farei la corte a lei!»
Due mirabolanti messaggi arrivano così al pubblico...
Primo: se hai tanti soldi, smetti di lavorare. Non "fai una donazione a un ente benefico", non "avvia un'attività in proprio e crea dei posti di lavoro", non "investi quei soldi in modo che fruttino e contribuisci a combattere la crisi"... no. Solo un pensiero: smettere di lavorare.
Secondo: se un uomo ha tanti soldi, ha successo con le donne. Ennesimo contributo al perpetuarsi dello stereotipo secondo cui le donne vanno con gli uomini danarosi (che in alcuni casi sarà anche vero, ma perché bisogna insistere su quei casi e non rendersi conto che ci sono milioni di donne che scelgono il proprio copmpagno in base a tutt'altri criteri?!?).
Viva la TV pubblica, eh.

giovedì, luglio 02, 2009

Tanti complimentoni...

Il 2 dicembre, in questo post, esprimevo le mie perplessità su questo progetto che, a vederlo così di primo acchito, mi sembrava un'accozzaglia di burocratese, vacuità e prevedibilità.

Peraltro, l'aggiornamento pubblicato in aprile con il titolo "A che punto siamo", emanava esattamente lo stesso odore di fritto e rifritto, la stessa sensazione di inutile astrattezza e lo stesso tanfo di politichese.

Senonché, il 30 giugno è stato presentato un Documento di Sintesi che espone lo stato dell'arte di 'sta cosa, con tanto di paroloni come "mission", "vision", "governance"... ma fatemi il piacere. E poi: in novantaquattro incontri diconsi no-van-ta-quat-tro, questo è ciò a cui siete arrivati?! Una sfilza di luoghi comuni e banalità (*), scritta in un linguaggio degno del peggior burocrate statale (**) e infarcita di stucchevoli autoelogi (***)?

- Esempi (i maiuscoli e il colore rosso sono nel documento originale) -

(*) Il futuro dei territori evoluti (Europa - Stati Uniti …) passa dalla loro capacità di saper creare una nuova economia e un nuovo stile di vita che sappia METTERE LE PERSONE AL CENTRO, renderle SOGGETTO PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO.

(**) Nel documento qui sviluppato non viene trattata una parte che rappresenta un aspetto saliente del modello di piano strategico adottato, ovvero la metodologia di partecipazione utilizzata, tema che sarà invece oggetto di trattazione specifica all’interno del documento finale. Anche in questa sede merita, tuttavia, di essere sottolineata l’importanza rivestita da un processo partecipativo che ha visto i rappresentanti della società civile attivamente coinvolti, mediante un lavoro strutturato sotto forma di laboratori di partecipazione guidati da esperti qualificati, nell’elaborare proposte concrete sulla base degli obiettivi individuati per i diversi ambiti tematici.

(***) La vera innovazione del nostro Piano è UNA GRANDE SFIDA (che sentiamo di poter vincere). [.....] Lavorando su questa intuizione i gruppi di lavoro si sono potuti sentire veramente anticipatori e pionieri. [boooooommm! - questo commento ovviamente è mio, NdS]

- Fine degli esempi -

Faccio poi notare che anche la persona meno maliziosa del mondo non può non accorgersi che, su 23 pagine di documento...
- 6 pagine sono riempite da illustrazioni superflue, oppure titoloni e titoletti che potevano occupare tre righe in cima a una pagina qualsiasi (le pagine 6 e 7 superano abbondantemente il limite del ridicolo).
- Le ultime 5 pagine sono testi brevi corredati da illustrazioni (nello specifico si tratta di mappe) ben poco chiare. Cosa sono le macchie grigie a pagina 21, le macche gialle / rosse / blu a pagina 22, gli asterischi rossi a pagina 23? Perché non c'è una legenda, unica cosa che sarebbe stata utile, come è stato fatto (sebbene in modo grezzotto) a pagina 19?
- L'intero documento è scritto a caratteri cubitali. Adatto a una presentazione con (immagino) proiezioni su schermo, ma ridondante e vuoto se deve essere un file riassuntivo da offrire agli utenti del sito.

Il tutto sponsorizzato e/o patrocinato da Comune, Provincia, Fondazione Cassa Di Risparmio e Camera Di Commercio. Poi dicono di volere che le istituzioni e la pubblica amminstrazione si avvicinino ai cittadini, come no.

AGGIUNTA: Gli scrittori di burocratese che volessero imparare a scrivere come persone normali, non dovrebbero poi fare chissà quanti sforzi: è solo questione di esercizio. Potrebbero cominciare leggendo questo blog (magari partendo da questo post oppure da quest'altro o da quest'altro ancora). E' gratis e impagabile. Ricordo anche un divertente articoletto di Umberto Eco che traduceva in italiano corrente un testo scritto in burocratese, ma non riesco più a trovarlo fra i tanti suoi libri che ho in casa; aggiornerò il post se e quando spunterà.