Il 2 dicembre, in questo post, esprimevo le mie perplessità su questo progetto che, a vederlo così di primo acchito, mi sembrava un'accozzaglia di burocratese, vacuità e prevedibilità.
Peraltro, l'aggiornamento pubblicato in aprile con il titolo "A che punto siamo", emanava esattamente lo stesso odore di fritto e rifritto, la stessa sensazione di inutile astrattezza e lo stesso tanfo di politichese.
Senonché, il 30 giugno è stato presentato un Documento di Sintesi che espone lo stato dell'arte di 'sta cosa, con tanto di paroloni come "mission", "vision", "governance"... ma fatemi il piacere. E poi: in novantaquattro incontri diconsi no-van-ta-quat-tro, questo è ciò a cui siete arrivati?! Una sfilza di luoghi comuni e banalità (*), scritta in un linguaggio degno del peggior burocrate statale (**) e infarcita di stucchevoli autoelogi (***)?
- Esempi (i maiuscoli e il colore rosso sono nel documento originale) -
(*) Il futuro dei territori evoluti (Europa - Stati Uniti …) passa dalla loro capacità di saper creare una nuova economia e un nuovo stile di vita che sappia METTERE LE PERSONE AL CENTRO, renderle SOGGETTO PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO.
(**) Nel documento qui sviluppato non viene trattata una parte che rappresenta un aspetto saliente del modello di piano strategico adottato, ovvero la metodologia di partecipazione utilizzata, tema che sarà invece oggetto di trattazione specifica all’interno del documento finale. Anche in questa sede merita, tuttavia, di essere sottolineata l’importanza rivestita da un processo partecipativo che ha visto i rappresentanti della società civile attivamente coinvolti, mediante un lavoro strutturato sotto forma di laboratori di partecipazione guidati da esperti qualificati, nell’elaborare proposte concrete sulla base degli obiettivi individuati per i diversi ambiti tematici.
(***) La vera innovazione del nostro Piano è UNA GRANDE SFIDA (che sentiamo di poter vincere). [.....] Lavorando su questa intuizione i gruppi di lavoro si sono potuti sentire veramente anticipatori e pionieri. [boooooommm! - questo commento ovviamente è mio, NdS]
- Fine degli esempi -
Faccio poi notare che anche la persona meno maliziosa del mondo non può non accorgersi che, su 23 pagine di documento...
- 6 pagine sono riempite da illustrazioni superflue, oppure titoloni e titoletti che potevano occupare tre righe in cima a una pagina qualsiasi (le pagine 6 e 7 superano abbondantemente il limite del ridicolo).
- Le ultime 5 pagine sono testi brevi corredati da illustrazioni (nello specifico si tratta di mappe) ben poco chiare. Cosa sono le macchie grigie a pagina 21, le macche gialle / rosse / blu a pagina 22, gli asterischi rossi a pagina 23? Perché non c'è una legenda, unica cosa che sarebbe stata utile, come è stato fatto (sebbene in modo grezzotto) a pagina 19?
- L'intero documento è scritto a caratteri cubitali. Adatto a una presentazione con (immagino) proiezioni su schermo, ma ridondante e vuoto se deve essere un file riassuntivo da offrire agli utenti del sito.
Il tutto sponsorizzato e/o patrocinato da Comune, Provincia, Fondazione Cassa Di Risparmio e Camera Di Commercio. Poi dicono di volere che le istituzioni e la pubblica amminstrazione si avvicinino ai cittadini, come no.
AGGIUNTA: Gli scrittori di burocratese che volessero imparare a scrivere come persone normali, non dovrebbero poi fare chissà quanti sforzi: è solo questione di esercizio. Potrebbero cominciare leggendo questo blog (magari partendo da questo post oppure da quest'altro o da quest'altro ancora). E' gratis e impagabile. Ricordo anche un divertente articoletto di Umberto Eco che traduceva in italiano corrente un testo scritto in burocratese, ma non riesco più a trovarlo fra i tanti suoi libri che ho in casa; aggiornerò il post se e quando spunterà.
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