Una delle cose che non so mai dove infilare quando mi trovo in fase di riordini, è Roborally. Lì per lì mi verrebbe da ficcarlo in qualche sportello, incastrato in mezzo ad altre carabattole che uso una volta ogni morte di papa, ma poi non ci riesco mai. Perché Roborally è un gioco talmente simpatico, e ha pure una scatola così bella (cosa per me non trascurabile, e se fossi esterofila quale sono, userei il termine packaging), che mi piace tenerlo in vista.
Il gioco parte immaginando che ci sa una vecchia fabbrica in disuso nella quale si aggirano dei robottini ancora impegnati a seguire la loro programmazione (mi viene in mente Wall-e...), che devono muoversi evitando buche, aggirando ostacoli, passando su tapirulan, sparando agli altri robottini se danno fastidio, e cose del genere. La cosa divertente è che ciascun giocatore, all'inizio di ogni turno, deve decidere in anticipo il percorso che il suo robottino compierà in quel turno, utilizzando una limitata serie di mosse che ha a disposizione. Cosicché, nel momento in cui sul tabellone di gioco si muovono due o più robottini, è inevitabile che prima o poi i percorsi prestabiliti di ciascuno entrino in collisione e modifichino le carte in tavola senza che ci sia più alcuna possibilità di porre rimedio ai disastri incombenti.
L'ultima volta ci abbiamo giocato un paio di mesi fa, da allora sta lì in un angolino a prendere la polvere, ma non dispero. Nel frattempo mi diverto navigando il sito ufficiale di Roborally e in particolare la demo, che è molto ben fatta. Se amate i giochi dove ci vuole un po' di ragionamento ma la malasorte è in agguato dietro ogni angolo, dovete provarlo almeno una volta. Fosse per me, non dovrebbe mancare in nessuna ludoteca!
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