lunedì, gennaio 04, 2010

Dylan Dog: "Mater Morbi"

Non sono una lettrice abituale di Dylan Dog, ne acquisto qualche albo qua e là giusto quando so che è scritto e/o disegnato da qualche sceneggiatore e/o disegnatore che apprezzo in particolar modo. Questo albo, "Mater Morbi" (di Recchioni / Carnevale) lo aspettavo da un bel po' di tempo e mi è molto piaciuto.


Dopo tutta l'incredulità e la rabbia che ho ingoiato al tempo del ricovero e della morte di mio padre (cosa di cui ho scritto qui), e dopo tutto il rancore che ho provato e ancora provo nei riguardi dell'esercito di deficienti in cui mi sono imbattuta nel reparto di ostetricia quando è nata la mia bambina (cosa di cui non ho ancora scritto perché mi viene la bile viola al solo pensiero e finisce sempre che mi passa tutta la voglia), un racconto sul tema della malattia svolge una "funzione esorcismo" niente male. Tanto più se scritta da uno sceneggiatore (Roberto Recchioni) che purtroppo conosce fin troppo bene ciò di cui parla, e disegnato da un artista (Massimo Carnevale) di quelli che probabilmente sfornano capolavori anche quando scarabocchiano i tradizionali ghirigori-passatempo durante le telefonate.

Lo trovate in edicola fino al 26 gennaio (il 27 esce il Dylan successivo), accattativillo perché ne vale la pena.

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