martedì, marzo 23, 2010

Bilotta, Casali & Camuncoli: thank you so much!

Lo so, lo so. Sono stata molto prolifica di post in gennaio, poi ho diradato e infine ho lasciato passare più di un mese senza degnarmi di scrivere una riga (e giustamente Giangidoe mi richiama all'ordine; grazie, Giangi. ^__^). Non è che mi sia disamorata del blog, anzi! Ma all'improvviso il tempo libero si è drasticamente ridotto e quindi ho un po' "sbandato". Qualcosa doveva pur farne le spese.

Il fatto è che verso l'inizio dell'anno si era prospettato un periodo a dir poco moscio dal punto di vista professionale, quindi da una parte io ho fatto un po' di "autopromozione" per riprendere a scrivere e intervistare, e dall'altra la mia Boss (non la Grande Capessa di cui ho scritto in passato, bensì un'altra Boss) ha fatto la stessa cosa per la sua azienda, di cui io sono collaboratrice esterna.

Bè, sapete una cosa? Ha funzionato. Troppo, e su entrambi i fronti.

Quindi nell'arco di un mese ho prodotto diverse paginette e ho messo mano a un paio di nuove serie animate il cui adattamento è stato (ed è tuttora, soprattutto per una di esse) un mezzo incubo. Motivo per cui, di quest'ultima cosa non ho una gran voglia di raccontare, perché d'accordo, è stata stimolante, ma che faticaccia...!

Molto più divertente è stato tornare a scrivere articoli e fare interviste. Da qui in poi mi piacerebbe segnalare le loro uscite e ringraziare le persone interessate, e comincio con Alessandro Bilotta che mi ha concesso un'intervista in occasione dell'uscita della sua nuova miniserie Valter Buio (Star Comics). L'intervista si trova sul numero 179 di Fumo di China, ora in edicola. Fiumi di ringraziamenti anche a Sergio Gerasi, autore della copertina. Bella, vero?


Più o meno nello stesso periodo in cui intervistavo Alessandro, ho avuto anche il piacere di intervistare Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli per conto del festival del fumetto BilBOlBul, presso il quale è stato presentato il film-documentario "Hugo in Africa", girato quando Casali & Camuncoli sono andati in Etiopia a documentarsi sul set de Gli Scorpioni del Deserto di Pratt, per realizzare il loro contributo appunto alla saga degli Scorpioni. Come Alessandro, anche Matteo e Giuseppe sono stati precisi ed esaurienti nelle loro risposte, anzi diciamola tutta: hanno lavorato molto più di me! L'intervista è stata poi pubblicata online sul blog di BilBOlBul a fine febbraio.

Prossimamente (spero!), un post sulle cose che ho preparato per l'Annuario del Fumetto 2010, un post su una certa creaturina di nome Gioia a cui voglio tanto bene, e un post su due volumi di fumetti un po' truffaldini. E fra cinque minuti, un post breve con il quale mi metto da sola i puntini sulle i. Sono una masochista.

Infine, una comunicazione di servizio: per chi sarà a Cartoomics sabato 27, ci si vede lì!

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