sabato, novembre 01, 2008

Sto invecchiando

"Sto invecchiando" è la frase di rito che tira fuori la mia amica Monica quando vuole lamentarsi di qualcosa e ridere di se stessa dicendo che un tempo era più tollerante, meno irritabile, più "vivi e lascia vivere".
Se dunque lo scorrere del tempo è causa di irrigidimento e intolleranza, allora ultimamente anche io sono mostruosamente invecchiata, e ci sono svariate cose / persone / situazioni che non sopporto più.
Nell'ordine...

Mi hanno stufato i "protestatori", di ogni genere: sindacati, politici, associazioni, occupanti, rompipalle vari che per qualsiasi cosa non trovano di meglio da fare che fischiare, battere mani e piedi, urlare slogan, insomma un gran casino. Questo governo non sarà il massimo della vita, ma in puri termini di comunicazione, al confronto di 'sta gente sta facendo un figurone (nonostante la suddetta gente abbia un sacco di spazio sui mass media).

Mi hanno stufato i "partigiani", quelli che invece di affrontare gli argomenti con uno straccio di raziocinio, modellano le loro opinioni sulla base di preconcetti culturali e politici. In questo calderone ci stanno i vari Santoro, Fede, Feltri, Travaglio, insomma tutti quelli che vedono il mondo in bianco e nero, e hanno pure il coraggio di farlo con quell'aria da puzzetta sotto il naso che nemmeno vivessero nelle fogne di Bucarest.

Mi ha stufato la categoria dei parenti acquisiti, non dico i miei (pochissimi) che se ne stanno fin troppo nel loro, ma la categoria in generale, che ultimamente nel mio giro di amicizie e conoscenze ha pretese da far rizzare i capelli in testa. Certe volte una ha già le sue difficoltà a relazionarsi con il marito, figuriamoci con la di lui madre, sorella, cugina e quant'altro. Un parente acquisito, se non è comunque una persona piacevole per carattere, modi, interessi o altro, per quel che mi riguarda vale meno del due di coppe quando comanda bastoni.

Mi hanno stufato i blogger più o meno famosi (scrittori, sceneggiatori, artisti, disegnatori, compositori...) che invece di usare i loro blog per parlare del loro lavoro, li usano per giustificare il loro lavoro quando non riscuote gli sperati consensi da parte di pubblico e/o critica, e soprattutto cercano di farlo con tale casuale nonchalance da risultare automaticamente ridicoli e semplicemente incapaci di accettare le regole del gioco.

Mi ha stufato la frequente mancanza di chiarezza di ministri, banchieri ed economisti sulle conseguenze della crisi finanziaria per quel che riguarda i piccoli risparmiatori: non ho niente da eccepire sulle misure straordinarie che sono state adottate, ma secondo me le idee chiare sul destino (non necessariamente catastrofico, sia chiaro) dei propri risparmi non le hanno in molti.

Ma più di tutto mi hanno immensamente stufato Papa, cardinali, vescovi, CEI, e tutto quel serraglio lì, quando parlano e straparlano di questioni sempre più complicate e delicate come accanimento terapeutico, terapia del dolore, eutanasia et similia. Argomenti dalle centomila sfumature, ma loro no, quando mai ammettere che c'è caso e caso, sempre dritti come una lancia, sempre difendere la vita ad ogni costo e la divina (e solo divina) patria potestà sulla suddetta vita. Quando uno di loro si ammalerà di qualche roba grave e finirà in un letto d'ospedale a gridare per il dolore, sarà interessante vedere se davvero saprà resistere senza invocare di farla finita. Per carità, so di gente che ne è stata in grado, gente che ha resistito e non ha mollato neanche per un attimo; ma pretendere che tutti debbano condividere un tale spirito di sacrificio e una tale fedeltà a un ideale che non condividono... insomma, perché?!

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