Saltellando di blog in blog, trovo un rimando a questo post, che fa alcune considerazioni sulla differenza tra Real Life e Net Life. Ne riporto qui il capoverso che mi piace di più (puro stile Garth Ennis, ma in un certo senso anche puro stile John Wayne), sperando che l'autore non se ne abbia a male.
Non ci vuole tanta scienza, siamo animali sociali e come scrive il tizio di Into the Wild, la felicità è reale solo se condivisa. Cucinate per i vostri genitori, fate una telefonata a qualcuno, parlate col vecchio in fila alla posta anche se vi manderà in culo, costruite un modellino, insomma staccatevi dal pc (ma non troppo), toglietevi il trucco emo, smettete di vivere ogni difficoltà della vita come se fosse un fottuto melodramma, smettete di di dire che “gli altri non vi capiscono” e capiteli voi, fate qualcosa che potete toccare con mano.
E con questo, mi pare ovvio, spengo il PC e vado a leggermi un libro, oppure a rufolarmi sul divano con le micie, o tutte e due le cose insieme.
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