...tanto brillante che mi verrebbe voglia di bruciare il mio tesserino.
Pochi minuti fa, il conduttore del TG1 chiama in diretta telefonica il padre della ragazza che fu uccisa da quel tizio che alcuni giorni fa era stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, ed oggi è stato nuovamente arrestato.
Allora, qual è la notizia? La scarcerazione.
Su cosa varrebbe la pena di informare i telespettatori? Sui perché e i percome del nuovo arresto; su come sia stato possibile arrestare nuovamente questo tizio senza infrangere la legge che aveva permesso la scarcerazione; magari su come si potrebbe modificare in futuro questa stessa legge, in modo da evitare altri eventi analoghi.
E invece il TG1 che fa? Dopo aver liquidato la notizia in pochi secondi, chiama al telefono il padre di quella poveretta, gli chiede come si sente oggi (ma come volete che si senta?!? Pensate che improvvisamente sia tutto passato?!?), se ha recuperato un po' di fiducia nella giustizia (perché un po' di retorica sulla giustizia non fa mai male), e poi, la ciliegina sulla torta: "Signor Bellorofonte, un'ultima cosa: un pensiero per Barbara. Come la ricorda?"
MA COME VOLETE CHE LA RICORDI?!? Uno già perde una figlia, la perde perché gliel'ammazzano, si trova costretto a scrivere a un quotidiano per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni competenti, vive un calvario di dolore e ricordi, e deve pure sentirsi fare 'sta domanda da cerebrolesi?
Bravo TG1, proprio bravo. Dopo l'autocelebrazione per gli ottimi dati di ascolto ottenuti nei giorni del terremoto in Abruzzo, mancava giusto questa bella uscita.
Poi, per carità, uno magari suggerirebbe anche al signor Bellorofonte di non esporsi oltre lo stretto necessario ai mass-media, che lo sappiamo tutti come funzionano... ma lui non è un professionista dell'informazione, a lui un errore (essersi reso disponibile per quella telefonata in diretta) si può perdonare. Alla redazione del TG1, una domanda così imbecille non si può perdonare.
Nessun commento:
Posta un commento