Quindi, fatemi capire: se io sono una giornalista e sto seguendo un importante processo in cui due persone sono accusate di omicidio, ovvero un argomentino leggero e frivolo, è del tutto normale che mi soffermi a commentare come sono vestiti gli imputati e se magari indossano una maglietta che riporta una strofa di una nota canzone.
Non fa una piega.
Anzi, mi ricorda una scena dal secondo atto del musical Chicago, quando la giornalista Mary Sunshine cura la direttissima radiofonica del processo per l'omicidio di Fred Casely, e racconta con attenzione quali abiti e quali scarpe indossa l'imputata Roxie Hart.
Eh. Peccato solo che quella di Chicago dovrebbe essere una satira, NON la realtà.
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