In mezzo a un libro trovato a casa dei miei, ho trovato un piccolo ritaglio di giornale, che sicuramente era stato mio padre a conservare.
Ecco il testo:
«E' per me motivo di particolare orgoglio avere rinunciato alla cittadinanza italiana, perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte di più del migliore cittadino italiano».
Queste parole furono pronunciate da Palmiro Togliatti, delegato al 16° congresso del PC svoltosi a Mosca nell'estate del 1930.
E a questo tizio(lo stesso che parecchi anni dopo avrebbe assunto una posizione come dire un tantino comoda su foibe e affini), noi ancora gli intitoliamo le strade italiane.
1 commento:
Dovresti vergognarti come un ladro per quello che hai scritto! Si vede chiaramente che sei un nostalgico fascista, sei disgustoso! Vilipendiare un cittadino ILLUSTRE come Palmiro Togliatti da parte tua solo perché apprezzava maggiormente il modello sovietico rispetto a quello italiano, consentimi di dirti che è semplicemente PATETICO da parte tua, perché la società italica odierna, da feudale e dedita al collusionismo da voti di scambio, è l'esatto riflesso di una società italiana che invece di progredire nel futuro pensa a custodire un nostalgico, vassallico, relittuale passato attraverso la Restaurazione del fascismo, tipico delle società italiche retrograde, dispotiche, patriarcali e soprattutto fascio-catto-democristiane, VERGOGNATI!!!
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