mercoledì, agosto 20, 2014

"Le Storie" 23: Il principe di Persia



Ci sono identità che uno si porta dentro anche se, da un punto di vista strettamente realistico e anagrafico, non corrispondono al vero.
Ci sono atmosfere inquietanti da feuilleton che scricchiolano dentro di noi mettendoci addosso brividi sottili e persistenti, anche se non troppo gelidi.
Ci sono personaggi , in stile Phantom of the Opera o anche Woman in White (tanto per rimanere sui musical di Andrew Lloyd Webber), che potrebbero continuare ad essere rielaborati per decenni, anzi secoli, e avrebbero ancora qualcosa da dire.
Poi vabbè, ci sono Paola Barbato e Nicola Mari, e a quel punto meglio lasciar fare a loro.

lunedì, agosto 11, 2014

sabato, agosto 09, 2014

Probabile neve ad agosto


Mi sono licenziata.
Ommioddio, mi sono licenziata. Ce l'ho fatta.
Come minimo, nevicherà.

lunedì, agosto 04, 2014

Gallieno Ferri, Guthrum e il Kraken


Qualche giorno fa è uscito il secondo "Color Zagor", intitolato Il ritorno di Guthrum.


Storia gradevole, con il consueto dosaggio di avventura esotica e riferimenti storici. Non una lettura di quelle che rimangono per sempre nella memoria; eppure, vedere nuovamente Guthrum sulla copertina di un albo di Zagor mi ha riportato alla mente un'altra storia che in me, bambina di 8 anni, aveva lasciato un segno indelebile. Questa:


Credo che la metà della mia passione per i fumetti e per le storie fantastiche sia nata da questa copertina di Gallieno Ferri. Dalla paura che mi metteva il kraken, dalla determinazione di Zagor e Guthrum, dallo sfondo bianco su cui l'illustrazione si staglia (d'altra parte, è ormai opinione diffusa che Ferri dia il meglio come copertinista, piuttosto che come disegnatore tout-court). Ricordo anche perfettamente come andava a finire quella lunga storia, scritta da Guido Nolitta e disegnata da Pini Segna. Meglio di tutto, ricordo il finale con la disillusione dei coloni vichinghi, la tristezza per l'epilogo di una missione iniziata con tanta speranza.
Quella sì, una lettura che mi si era scolpita dentro.