domenica, settembre 27, 2009

venerdì, settembre 25, 2009

Raffa forever

Questa sera ho cenato tardi (il tempo vola sempre via quando lavoro a qualcosa che mi piace) ma nonostante fossero già le nove, la mia scricciola era di ottimo umore - di solito intorno a quell'ora inizia ad essere un po' idrofoba perché ha fame e sonno. Così l'ho piazzata nella sua seggiolina e ci siamo fatte compagnia mentre io mangiavo e il suo biberon si scaldava (il Ghigo era uscito per un impegno).

Per distrarla ulteriormente accendo la tivù, quella piccola della cucina, e in cosa mi imbatto? Programma I migliori anni della nostra vita, condotto da Carlo Conti. Lì per lì volevo cambiare canale istantaneamente, ma proprio in quel momento parlavano degli anni Ottanta (i miei!!!) e presentavano il Gruppo Italiano che cantava "Tropicana" (mioddio da quanto tempo!!!), quindi sono rimasta su Rai Uno... anche perchè ogni singola canzone io la cantavo a mia volta tipo karaoke e facevo così la gioia della piccina, che se c'è una cosa che adora, è sentir cantare la sua mamma.

E in questo quadro idilliaco (io canto, la piccola mi guarda come se avesse una visione mistica, la canzone finisce, io faccio un sacco di moine alla piccola in attesa della canzone successiva, lei mi sorride beata), Carlo Conti inizia a introdurre il prossimo brano con la solita sfilza di banalità: pezzo indimenticabile, interpreti bravissimi, bla bla bla... e arriva al dunque: Aleandro Baldi e Francesca Alotta con "Non amarmi" (avete presente? se non l'avete presente e non ricordate il testo, non capirete mai il finale di questo post - ecco qua un link al testo).

L'incanto svanisce ed io - colta da un ricordo folgorante - inizio a ridere come una disperata, piegata in due, mentre la piccola mi guarda perplessa... poi mi riprendo e le canto anche questa, ma intanto i ricordi sono tornati a quasi vent'anni fa in quel di Bologna, nell'appartamento che condividevo con alcune amiche quando andavo all'università.

Una di queste, la mitica Raffa: persona in gambissima e con un carattere attivo e socievole che le ho sempre invidiato, ma con una singolare propensione a travisare nomi e parole.

Esempio 1.
"Va bè, ragazze, io capisco che il tal tizio si sia comportato male, però vorrei anche scagliare una freccia in favore di..."
"Raffa, si dice spezzare una lancia..."

Esempio 2.
"Uuuuh, che bel sole! E' proprio vero, il mattino si vede dal buongiorno!"
"Raffa, si dice il buon giorno si vede dal mattino..."

Ma la più bella.
"Alzi un po' la radio? C'è quella canzone di Aleandro Baldi e Francesca Alotta..."
"Uh sì, volentieri, piace anche a me! Anche se, a dirla tutta, non è che abbia mai capito fino in fondo il motivo di tutti i problemi che si fanno i protagonisti della canzone..."
"Bè, insomma, non è che sia una relazione come tutte le altre, direi che hanno le loro ragioni."
"Ma scusate, dov'è il problema? Di rapporti a distanza è pieno il mondo!"
"Rapporti a dist...? Raffa, ma di che stai parlando?"
"Eh, che lui sta in Inghilterra e lei in Italia, no?"
"?!?!?!?!?"
"Dài, quando lui dice «Non amarmi perché vivo a Londra»!!!"

mercoledì, settembre 23, 2009

Pubblicità da macaco a macaco

Nel corso di una sessione di pulizie d'autunno, ho trovato dietro un mobile un volantino pubblicitario che evidentemente era scivolato là dietro. L'avevo ricevuto l'anno scorso e lo avevo subito catalogato nella sezione "pubblicità ideata da macachi e diretta ad altri macachi".
Voilà il corpo del reato (cliccateci sopra per vederlo ingrandito):


Visto il giochino?
In teoria, ti regalano un'agenda.
Poi però, beh, non è proprio del tutto un regalo, devi spendere 60 centesimi.
Infine, cara cliente, il diritto al regalo devi pur guadagnartelo, bastano 5 euro di spesa e l'agenda è tua...

Ecco, io vorrei solo sapere se qualcuno ha effettivamente ritagliato il coupon e visitato il negozio. Solo questo vorrei sapere, già.

martedì, settembre 15, 2009

Eccessi di strategia

Ore 6:50, la bimba inizia a mugolare.
Ore 7:20, è decisamente sveglia e mi alzo, la vado a prendere, la cambio, ecc.
Ore 8.30, colazione.
Ore 10.00, fa un pisolino nella carrozzina mentre mia sorella la porta a spasso.
Ore 10.40, si sveglia.
Ore 12.45, inizia ad agitarsi e io penso: "tra che si è svegliata presto stamattina, e ha dormito pochissimo - appena 40 minuti - nella carrozzina, questa mi arriva all'ora di pranzo - che per lei sarebbero le 14 circa - imbufalita, un po' per la fame e un po' per il sonno.
Ore 12.55, ben PRIMA che si imbufalisca, la piazzo nell'altalenina elettrica, così magari fa una piccola nanna.
Ore 15.40, cioè ora: sta ancora dormendo...


venerdì, settembre 11, 2009

Leggenda e mediocrità

Qualche mese fa, quando è morta Farrah Fawcett, ci sono rimasta molto male e ho scritto due righe anche qui sul blog. In quelle due righe, specificavo che il mio dispiacere era dovuto sostanzialmente alla perdita di un'icona della mia infanzia e giovinezza, ma non ho attribuito a Farrah qualità interpretative e artistiche superiori alla media o che so io. Ciascuno è libero di affezionarsi a chi gli pare, anche a sproposito, ma deve sapere (nei limiti del possibile) i motivi di tale affetto.

In questi giorni tutti piangono la morte di Mike Bongiorno, e questo lo capisco perché si trattava di una figura storica della televisione italiana. Capisco di meno la mitizzazione del personaggio, l'attribuirgli caratteristiche che difficilmente gli venivano concesse quando era in vita.

Quindi, da snob quale sono, mi concedo di citare queste righe da Wikipedia:

Agli inizi degli anni sessanta Umberto Eco gli dedica il celeberrimo saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nella quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata dal noto scrittore in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta" grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti».

(inciso: il che è poi, aggiungo io, un modo di fare tv precursore dei reality show)

L'articolo di Eco è disponibile per intero qui. Ci si potrà trovare più o meno d'accordo con le tesi che espone, ma almeno sarà una via critica e onesta di guardare a una persona che non c'è più, rendendogli un servizio migliroe rispetto all'adagiarsi sul finto obbligo morale per cui dei morti si deve sempre e solo parlare bene.

sabato, settembre 05, 2009

venerdì, settembre 04, 2009

Qui stiamo esagerando

Io non appartengo alla schiera di quelli secondo cui la metà dei mali del mondo è colpa di Berlusconi. Non lo ritengo uno stupido ("Non diventi milionario se sei stupido", diceva Tony Stark su Ultimate Avengers), mi astengo dall'appellarlo con insulti e nomignoli vari, e non credo che come politico sia peggio di altri o più corrotto di altri, anzi su certe cose mi sa che è pure più bravo di tanti.

Non appartengo nemmeno alla schiera di chi sostiene che, nel caso dei grandi nomi della politica, pubblico e privato debbano essere una cosa sola. Non me ne fregava una cippa se Clinton se la faceva con la stagista (ho sempre ritenuto che fossero questioni che riguardavano solo lui e soprattutto sua moglie), figuriamoci cosa me ne frega se Berlusconi si porta in camera la escort.

Arrivo perfino ad apprezzare che non sia un politico imbalsamato, che a volte si lasci scappare la battuta, che faccia cucù alla Merkel; siamo nell'epoca in cui Obama va in giro in maniche di camicia, e di mummie stecchite ce n'è in giro fin troppe.

Però, la sindrome "faccio tutto io e decido tutto io e mi permetto tutti gli atteggiamenti che mi pare e non voglio sentire dissensi o discussioni", quella mi sta davvero sulle palle. E quindi, questa foto "ritoccata" che gira per la rete la pubblico pure io...


...incollando queste poche righe di spiegazione da Diegozilla:

«Quella foto è stata scattata durante una conferenza stampa assieme a Putin. Berluscrotalo fa il gesto di "sparare con un mitra" rivolto a una giornalista russa che ha fatto una domanda non gradita. Un paio di settimane prima, qualcuno aveva ucciso Anna Politoskaia.»

Tutto questo solo per dire che di un certo tipo di sfrontatezza ne hanno le scatole piene anche quelli che non si riconoscono nelle chiacchiere della sinistra e che non hanno nessuna simpatia per la sinistra, anzi che che di sinistra proprio non ne vogliono sapere.

Però, santa pazienza, a tutto c'è (o dovrebbe esserci) un limite.

Opening numbers

Cercando altre cose su YouTube, mi sono casualmante imbattuta nell'opening number di Ragtime... e da lì sono entrata nell'opening numbers mood. :-)


Ragtime




Chicago (nella versione argentina!)




Cats




Elisabeth