mercoledì, luglio 23, 2014

Potenza di una treccia

Ieri si è conclusa la trentesima edizione di Cartoon Club, festival di fumetti e cinema d'animazione col quale collaboro da diciotto anni.
Durante una delle serate, ho assistito a un pezzetto di uno spettacolo organizzato dai BHC per il pubblico dei cosplayer: una selezione di videoclip e colonne sonore Disney. Poco più di una playlist in stile YouTube, con cui passare un po' di tempo.
Ho visto l'entusiasmo del pubblico all'apparire del video di "Let It Go", da Frozen, e soprattutto la vera e propria ovazione che si è scatenata in corrispondenza del momento in cui Elsa disfa la sua acconciatura e si lascia cadere la treccia sulla spalla (TC 3:02).
C'è più roba in quel gesto che in tutto il film, e quei furboni della Disney lo sanno, oh se lo sanno.

martedì, luglio 15, 2014

Speciale "Le Storie": Uccidete Caravaggio



Il mio iter scolastico è stato costellato, per la maggior parte, di insegnanti validi. In quasi tutte le materie, mi è stata data una preparazione più che discreta. È solo colpa mia se, col tempo, ho dimenticato molto di quanto appreso.
Con un'eccezione: la storia dell'arte.
Ho la colpa, quella certamente sì, di non essermela studiata per conto mio. Ma questo non toglie che, a scuola, io abbia sempre beccato insegnanti di arte completamente incapaci di trasmettermi il minimo interesse per la materia. Vedo un Canaletto e lo confondo con un Tintoretto, vedo un Giorgione e decido che mi piace, così in base all'istinto del momento, vedo un Picasso e non ci capisco una cippa.
Quindi, ogni occasione in cui trovo una via, un sentierino, un pertugio attraverso il quale imparare e capire qualcosa di arte, per me è oro colato.
È andata così con "Uccidete Caravaggio", di De Nardo e Casertano. Come si fa a non godersi una storia avventurosa, di ampio respiro, storicamente documentata, che per giunta parla di come l'arte si insinua nell'anima delle persone? 10 e lode.