A volte ti fa bene. Passi settimane, anzi mesi, in uno stato un po' sbattuto, sempre un sacco di stanchezza addosso, insegui il mondo pregando che rallenti, sotto sotto ti chiedi perché lo fai e non trovi risposte, con la coda dell'occhio noti pezzi di vita che si sfaldano. Quando ti fermi ti accorgi pure che qualcuno aveva bisogno di te e tu non c'eri. L'umore va alle ortiche, ti sfuggono sospiri di accidia pura fino al midollo.
Poi un giorno, per lavoro, devi tirare fuori dallo scaffale un volume che non apri da anni. Lo sfogli, ne rileggi qualche pagina, e arrivi alla battuta che avevi dimenticato.
Mi piace il mito di questo paese.
Il mito americano: che gli uomini semplici e onesti, nati dalle sue grandi pianure e dalle foreste e sotto il suo cielo l'hanno resa una nazione e si dimostreranno degni di lei al momento opportuno.
A ben guardare è falso.
Ma è comunque un buon mito da onorare.
Bè... che cazzo, ci voleva.
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