Ne succedono di cose, in una settimana.
E' uscito il terzo film degli X-Men ed è molto deludente, neanche da mettere coi primi due. Jean Grey non combina una mazza fino alla fine (o quasi), la questione di Fenice Nera viene spiegata (banalmente e incoerentemente) in due minuti due, il simbolo della Fenice (che alla fine del secondo film appariva subdolamente fra le acque del lago) nemmeno lontanamente utilizzato, Ciclope liquidato come niente fosse, Wolverine sempre con la canottiera di fuori da eroe depresso/sfigato/svaccato che ormai speravamo di esserci lasciati alle spalle. E qualcuno mi spieghi perché mai Tempesta dovrebbe fare quella assurda rotazione su se stessa a novanta miglia orarie quando non ce n'è nessunissimo motivo (senza contare la totale assenza di relazione umana fra lei e Jean: "ha fatto la sua scelta" e buonanotte... ma sicuro, proprio tipico di Tempesta). Almeno gli effetti speciali dei fulmini sono riusciti bene, e le reazioni dei mutanti all'idea della Cura sono sufficientemente credibili.
Il sito di Comicscode (www.comicscode.net) ha chiuso. La gente cresce, il tempo libero diminuisce, lavoro e famiglia prendono il sopravvento. Peccato perché era un gran bel sito.
Anche la ComiConvention di Milano non vedrà la prossima edizione. Sconfitta dalla concorrenza (leale e non), dalla crisi di vendite e da chissà che altro. Io non ci andavo da tempo, ma ai bei tempi era un appuntamento importante. Nel frattempo Lucca annuncia il ritorno della fiera nel centro della città. Ma logisticamente sarà possibile?!?
I diritti dei fumetti DC per l'Italia sono passati alla De Agostini. E' un bene? Un male? Per i classici Batman, Superman eccetera, non credo cambi molto (anche se dubito che pubblicheranno i TPB di Wonder Woman, così a me toccherà prenderli in originale...). Ma la sezione Vertigo, che è stata promossa e portata agli attuali livelli di vendite e popolarità dalla Magic Press con sforzi sovrumani, potevano anche lasciarla dov'era. Tra l'altro mi chiedo che ne sarà della ristampa integrale di Sandman e Preacher, tanto per citare due titoli a caso. Certo la De Agostini potrebbe avere gioco più facile nelle librerie di varia, e contribuire alla diffusione del Verbo Vertigo al di fuori del circuito dei nerd. Sperém.
Lazarus Ledd chiude, unico fumetto popolare di formato bonellide, ma NON edito da Bonelli, a raggiungere il traguardo dei 150 numeri. Non sempre le storie mi facevano impazzire, e Lazarus in quanto tale non era l'uomo dei miei sogni, ma come testata ha avuto un'importante funzione di talent-scout e lancio di nuovi disegnatori. Questo ingrato compito ora se lo beccano a metà la Star Comics (con Jonathan Steele) e l'Eura Editoriale (coi bisettimanali). E ovviamente la Rete.
A questo punto inizio ad aver paura di alzarmi dal letto la mattina...
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