Caro Luc Besson,
ieri sono andata a vedere Lucy al cinema con la mia solita partner in crime.
Non c'era una gran scelta fra le pellicole in
programmazione, quindi sono stata io a proporle il tuo film. Quando lei mi ha
chiesto di cosa si trattasse, le ho detto il poco che avevo dedotto da
locandina e trailer: "in teoria, c'è una tipa che impara ad usare tutte le
potenzialità solitamente inutilizzate del cervello umano, e quindi acquista dei
superpoteri; in pratica, mi immagino un infinito piano-sequenza di Scarlett
Johansson che sfrittella tutti quelli
che incontra".
Quanto avevo ragione (e poi io sono una di bocca buona).
Oltretutto, se metti un intero film sulle spalle di un'unica, vera
protagonista, forse ne servirebbe una più adatta rispetto a Scarlett Johansson,
che vedo meglio in ruoli meno solitari/allucinati (ad esempio trovo abbia fatto
un ottimo lavoro su Capitan America: Il
soldato d'inverno, dove interagisce in continuazione con il protagonista).
Però, sorvolando sui buchi di sceneggiatura, sui comprimari
improbabili e sulla psicologia incoerente per non dire schizoide della
protagonista (pur con l'attenuante dell'evoluzione incontrollabile del suo
cervello), caro Luc, volevo ringraziarti per le analogie sui predatori e per il
suggestivo viaggio a ritroso nel tempo che ci proponi nel finale. Questi due particolari,
insieme a una narrazione veloce e ritmata, mi hanno resa contenta di aver visto
il tuo film.
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