Mi piacciono le storie delicate. Quelle che mettono
responsabilità troppo grandi nelle mani di persone troppo piccole, travasando
così il soprannaturale nel quotidiano e viceversa.
Ecco perché questo racconto, nel quale non ho trovato
particolari picchi narrativi, disegnato in uno stile fin troppo sobrio e
lineare, è riuscito a infondermi una piacevole malinconia.
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